Giro d'Italia 2010

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MarcoPantani
00sabato 24 ottobre 2009 21:13
E' stato presentato oggi nello studio di X-Factor il Giro d'Italia 2010 che inizierà l'8 maggio.

Ecco l'elenco delle tappe:

1° tappa — Sabato 8 maggio, Amsterdam-Amsterdam, cronometro individuale km 8,4
2ª tappa — Domenica 9 maggio, Amsterdam-Utrecht, km 210
3ª tappa — Lunedì 10 maggio, Amsterdam-Middelburg, km 224
Riposo - Martedì 11 maggio
4ª tappa — Mercoledì 12 maggio, Savigliano-Cuneo, cronometro a squadre km 33
5ª tappa — Giovedì 13 maggio, Novara-Novi Ligure, km 162
6ª tappa — Venerdì 14 maggio, Fidenza-Carrara, km 172
7ª tappa — Sabato 15 maggio, Carrara-Montalcino km 222
8ª tappa — Domenica 16 maggio, Chianciano Terme-Terminillo, km 189
9ª tappa — Lunedì 17 maggio, Frosinone Cava De' Tirreni, km 187
10ª tappa — Martedì 18 maggio, Avellino-Bitonto, km 226
11ª tappa — Mercoledì 19 maggio, Lucera-L'Aquila, km 262
12ª tappa — Giovedì 20 maggio, Città Sant'Angelo-Porto Recanati, km 206
13ª tappa — Venerdì 21 maggio, Porto Recanati-Cesenatico, km 223
14ª tappa — Sabato 22 maggio, Ferrara-Asolo km 205
15ª tappa — Domenica 23 maggio, Mestre Monte Zoncolan, km 218
Riposo - Lunedì 24 maggio
16ª tappa — Martedì 25 maggio, San Vigilio di Marebbe-Plan de Corones, cronoscalata km 12,9
17ª tappa — Mercoledì 26 maggio, Brunico-Peio Terme, km 173
18ª tappa — Giovedì 27 maggio, Levico Terme-Brescia km 145
19ª tappa — Venerdì 28 maggio, Brescia-Aprica, km 195
20ª tappa — Sabato 29 maggio, Bormio-Ponte di Legno Tonale, km 178
21ª tappa — Domenica 30 maggio Verona-Verona, cronometro individuale km 15

Si inizia dall'Olanda con una cronometro da Amsterdam e due tappe per velocisti che partono sempre da Amsterdam.
Dopo questo trittico olandese e un giorno di riposo per il trasferimento ci si trasferisce in Piemonte per una cronosquadre.
Molto interessante sarà la 7a tappa, una novità per il Giro: si correrà con diversi tratti di sterrato nel finale che potrebbero essere selettivi come salite, spero solo che non ci siano troppe forature che possano penalizzare uomini di classifica.
Il primo arrivo in salita sarà il giorno dopo nell'8a tappa sul Terminillo, salita laziale che nel passato ha riservato sorprese.
Da segnalare anche l'omaggio a L'Aquila con una arrivo di tappa (11a) dopo 256 km (è la tappa più lunga) e un percorso vallonato adatto a fughe.
Il meglio però è riservato per la parte finale del Giro, dopo l'edizione del Centenario che è stata un po' strana nel 2010 torneranno salite più famose come lo Zoncolan (15a tappa), la cronoscalata di Plan de Corones (16a tappa), la tappa dell'Aprica con passaggio sul Mortirolo (19a) e la 20a tappa con passaggio sul Gavia ed arrivo sul Tonale.
Per il secondo anno consecutivo il Giro non si conclude a Milano, stavolta la città prescelta è Verona e invece del classico arrivo per velocisti ci sarà una cronometro breve di 15,3 km ma su un percorso impegnativo con una salita (sul tracciato del mondiale 1999 e 2004 fatto in senso inverso) ed arrivo nell'Arena di Verona dove nel 1984 trionfò Moser scavalcando il francese Fignon proprio nell'ultima tappa a cronometro.

Direi che in generale è un Giro decisamente per scalatori, di cronometro per specialisti ce n'è veramente pochissima mentre di salite ce ne sono tante.

Tra qualche mese sapremo anche chi saranno i protagonisti, Armstrong pare non venga mentre Contador ci fa un pensierino.
Ci dovrebbe essere anche il ritorno di Riccò e Sella a meno che l'organizzazione preferisca non invitare le loro squadre.

Riprenderò come al solito questa discussione tra qualche mese alla vigilia del Giro.


omir
00venerdì 6 novembre 2009 18:34
Chiedo a Pantani...
Non me ne intendo ma la mitica tappa del Plan de Corones non è meglio farla come corsa normale invece che cronoscalata, con gli opportuni aggiustamenti ovviamente.
Dico così, per lo spettacolo.

Mi dicevi che stavi facendo un pensierino per andare a vederla...
MarcoPantani
00sabato 7 novembre 2009 07:47
Anch'io avrei preferito un arrivo di tappa normale a Plan de Corones, tra l'altro qualche anno fa dovevano farlo ma poi quel giorno nevicava e in seguito alle proteste dei ciclisti (forse esagerate) la direzione ha deciso di chiudere la tappa qualche chilometro prima.

Mi piacerebbe andare a vederla, tra l'altro dove le pendenze vanno al 20% i ciclisti passano piano e te li puoi gustare appieno con la loro faccia piena di fatica.

MarcoPantani
00martedì 15 dicembre 2009 13:26
Buona notizia per il Giro d'Italia: nel 2010 sarà ai nastri di partenza anche l'australiano Cadel Evans, campione del mondo e uno dei più forti corridori per le corse a tappe (2 podi al Tour e un podio alla Vuelta).

Il Giro è stato la prima grande corsa a tappe che ha affrontato e sfiorò la grande sorpresa quando a poche tappe dalla fine si ritrovò in maglia rosa ma nell'ultima salita dell'ultima tappa di montagna a 10 km dalla fine gli si spense la luce e perse un quarto d'ora.
Quell'edizione rosa la vinse Savoldelli, fu un'edizione falcidiata dalle squalifiche per i favoriti: Garzelli per doping mentre era in maglia rosa, Simoni per doping (cocaina) ma venne successivamente scagionato (caramella della nonna) e Casagrande per aver causato la caduta di un ciclista.
Comunque sia l'australiano, proveniente dal mondo delle mountain bike, si mostrò al grande pubblico e negli anni successivi ha "dimenticato" il Giro per specializzarsi per il Tour de France, migliorando di anno in anno un po' come faceva Ivan Basso.

Ancora c'è in ballo la possibilità che venga in Italia anche Contador, con un percorso da scalatori così sicuramente sarà invogliato e sono convinto che sarebbe un grado di aspirare alla doppietta Giro-Tour.

Mancherà invece Armstrong, correrà il Giro della California che fino al 2009 si correva ad inizio anno ma nel 2010 sarà a maggio.

Insomma quella del 2010 potrebbe essere un'edizione di altissimo livello.


MarcoPantani
00mercoledì 6 gennaio 2010 12:18
Tra gli stranieri ci sarà anche Wiggins, 4° nel Tour dello scorso anno.
A dire il vero lui aveva partecipato anche al Giro d'Italia 2009 ma molto nell'ombra, stavolta invece vorrebbe correre da protagonista.

Un'altra presenza importante sarà la partecipazione per la prima volta dello spagnolo Oscar Freire, vincitore di 3 campionati del mondo (2 volte a Verona), di 2 Milano-Sanremo e tante altre corse.
Punterà a vincere almeno una tappa, se ci riuscisse entrerebbe nella lista di quelli che in carriera hanno vinto tappe a Giro, Tour e Vuelta.
Si adatta a sprint di gruppo ma anche e soprattutto a quegli arrivi di media difficoltà.

Fantomarco
00mercoledì 6 gennaio 2010 16:23
Si sa già quali saranno i probabili italiani favoriti?

Senza DiLuca (protagonista degli ultimi due giri prima che lo beccassero all'antidoping), immagino che ci si aspetti un riscatto di Riccò e Basso dopo le squalfiche. Io personalmente vorrei rivedere protagonista Cunego, che "sembra" l'unico tra i big non scorretto per quanto riguarda la questione doping (ma potrei sbagliarmi).
MarcoPantani
00mercoledì 6 gennaio 2010 20:41
Su Riccò non mi esprimo, bisogna vedere quale sia il suo vero valore senza doping, così come vale per Sella.
Basso mi auguro faccia quel miglioramento a cronometro necessario per giocarsela a dovere.
Poi ci sarà Pellizotti che di anno in anno migliora e dunque se l'anno scorso è arrivato 2° (dopo la squalifica di Di Luca) può tentare il colpo grosso.
Altri nomi di italiani non ne vedo, Simoni non si sa se smette ma ormai non è più ai massimi livelli.

Cunego da un po' delude nelle classifiche delle grandi corse a tappe ma l'anno scorso alla Vuelta senza pensare alla classifica ha vinto due bellissime tappe e si era ritrovato nei primi posti, ma ha lasciato perdere perchè aveva la testa al mondiale.
Però quell'esperienza potrebbe fargli capire se per esempio ha fatto una preparazione diversa oppure se soffre troppo la pressione della classifica.
Da quanto dicono dovrebbe partecipare al Giro cercando di fare come nella Vuelta, senza ossessione per la classifica ma a caccia di vittorie di tappa.

MarcoPantani
00lunedì 22 marzo 2010 21:00
Sono state ufficializzate le squadre invitate al Giro e come era nell'aria nei giorni scorsi l'organizzazione non ha ritenuto di invitare la squadra di Riccò e nemmeno quella di Sella. C'è da dire che non si tratta di squadroni anche se quella di Riccò non sembra malaccio, ma è chiaro che la scelta è stata di non fidarsi ancora completamente di chi ha sbagliato nel recente passato.
Una scelta che ci può stare anche se tante volte non c'è stata la stessa rigidità verso altri corridori.
Temo che Riccò abbia pagato anche per la positività della sua ragazza, anzi ex visto che l'ha lasciata.
Considerato che sicuramente non verrà invitato al Tour e nemmeno alla Vuelta, dopo 20 mesi di inferno il corridore emiliano dovrà farsi un annetto di purgatorio facendo corse minori prima di essere possibilmente riabilitato nel 2011 o cambiando squadra o convincendo gli organizzatori del Giro.

MarcoPantani
00mercoledì 24 marzo 2010 19:33
Non c'entra con il Giro d'Italia ma senza aprire un altra discussione sul ciclismo commento qua.

Riccò, tornato in gara ieri alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali, oggi ha fatto un'ottima impressione dimostrando di essere il più brillante di tutti in salita... il percorso però nel tratto finale presentava 25 km di discesa e pianura per cui l'emiliano dopo aver staccato tutti ha aspettato i primi inseguitori per proseguire insieme fino al traguardo in piena collaborazione.
In volata è arrivato però solo terzo, ha vinto Serpa grazie anche al fatto che non ha tirato quasi niente.
Ottimo ritorno di Riccò, comunque, anche se ci teneva a vincere.
La corsa non è di primissimo livello ma neanche malaccio, ci sono corridori che nelle gare precedenti erano apparsi in buona forma.

Personalmente mi dispiace non vederlo al Giro, tanti corridori dopo la squalifica hanno subito avuto la possibilità di fare le corse più importanti. Per uno dei pochi corridori che è in grado di dare spettacolo in salita avrei chiuso un occhio.
Per fortuna l'età è dalla sua parte e avrà modo di rifarsi e speriamo che non faccia più gli stessi errori.

MarcoPantani
00venerdì 2 aprile 2010 19:03
Colpo di scena!!!

Vania Rossi alle controanalisi è risultata negativa dopo che in un primo tempo era risultata positiva all'Epo.
Per chi non lo sapesse Vania è la compagna di Riccò, dopo la positività di lei Riccardo l'aveva inizialmente lasciata (hanno anche un bambino) perchè non voleva pagare colpe altrui, poi invece era ritornato sulle sue decisioni e i due erano tornati insieme.

E' una notizia che mi fa piacere, ma mi chiedo a questo punto come sia stato possibile questo errore (al 99% le controanalisi confermano il test).

Secondo me la positività della ragazza di Riccò ha in qualche modo condizionato gli organizzatori di gare importanti quali la Milano-Sanremo ed il Giro d'Italia, che perciò non hanno invitato l'emiliano (difficile che uno non sappia cosa fa l'altro).
Non credo però che ormai il Giro cambierà la composizione delle squadre a meno che non succeda qualche caso tra quelle già invitate.
Però fa strano vedere la durezza verso Riccò quando parteciperanno altri atleti che hanno avuto problemi di doping come Basso, Vinokourov, Garzelli, Scarponi e tanti altri che ora non mi vengono in mente.

MarcoPantani
00domenica 4 aprile 2010 13:52
Continuo ad usare il thread del Giro per parlare del ciclismo in generale... solo per annunciare che Riccò ha ottenuto la sua prima vittoria dopo la squalifica, battendo a Lumezzane in volata Scarponi e Carrara.
Sono sempre di più le persone che si dispiacciono di non poterlo vedere al Giro d'Italia... dovrebbe esserci invece almeno al Giro del Trentino dove potrà misurarsi con gente che farà il Giro d'Italia a pochi giorni dall'inizio... se ad esempio lì battesse Basso sarebbe una bella soddisfazione per lui.

Intanto giunge la notizia che Cavendish non parteciperà al Giro d'Italia, ma andrà al più semplice Giro della California. Peccato!

MarcoPantani
00domenica 18 aprile 2010 12:56
"Abbiamo deciso di dedicare alla memoria di Raimondo Vianello una tappa del Giro d'Italia, quella del 15 maggio, che parte da Marina di Carrara e arriva a Montalcino". Lo ha detto il direttore della corsa rosa, Angelo Zomegnan, durante la presentazione, oggi al festival d'animazione Cartoons on the bay, della crono-ciclistica Cartoons on the bike, evento speciale della rassegna, che si svolgerà sabato.

"Abbiamo pensato alla tappa del 15 maggio perchè sarà a un mese esatto dalla scomparsa di Vianello - ha aggiunto - in quell'occasione una comparsa (che potrebbe essere un personaggio noto, che Zomegnan ancora non vuole svelare) parteciperà alla gara mimando il ciclista Birocci, il personaggio dello sketch di Vianello che per tanti anni ha avvicinato Vianello al ciclismo. Partirà in testa al gruppo e dopo 10 minuti andrà in fuga, e lo stesso verrà riproposto all'arrivo. Ci sembra il modo migliore per ricordare Vianello, amante del ciclismo e amico del Giro d'Italia e anche conduttore per un anno, nel 1994, del Processo alla tappa".

Fantomarco
00sabato 24 aprile 2010 20:22
Re:
MarcoPantani, 04/04/2010 13.52:

Continuo ad usare il thread del Giro per parlare del ciclismo in generale... solo per annunciare che Riccò ha ottenuto la sua prima vittoria dopo la squalifica, battendo a Lumezzane in volata Scarponi e Carrara.
Sono sempre di più le persone che si dispiacciono di non poterlo vedere al Giro d'Italia... dovrebbe esserci invece almeno al Giro del Trentino dove potrà misurarsi con gente che farà il Giro d'Italia a pochi giorni dall'inizio... se ad esempio lì battesse Basso sarebbe una bella soddisfazione per lui.


Ennesimo scandalo nel giro del trentino terminato ieri. [SM=g27812]
Nell'ultima tappa, Riccò è riuscito a recuperare i 26" di ritardo da Vinokourov, raggiungendolo in testa alla classifica.
Purtroppo per il modenese, la vittoria del giro è stata assegnata al kazako, che ha corrotto la giuria con 12 centesimi!
Certo che Riccò poteva controbattere pagando almeno un euro!

Scusate... mi sono sbagliato... Vinokourov non ha vinto per 12 centesimi di euro, ma per 12 centesimi di secondo!
[SM=g27828]

Domani ci sarà, invece, l'attesissima Liegi-Baston-Liegi. Tra i favoriti: Gilbert, Evans, Valverde, Contador, Rodriguez, Andy Schleck e il nostro Cunego.
MarcoPantani
00domenica 25 aprile 2010 20:34
E Vinokourov ha vinto anche la Liegi-Bastogne-Liegi e con questa forma si candida a correre un grande Giro d'Italia.
Il kazako ha dichiarato "Volevo dimostrare di poter vincere senza doping, e l’ho dimostrato. Questa è una vittoria pulita. Sono qui per far capire agli altri corridori che con l’allenamento ce la si può fare, che il lavoro paga, che si vince anche senza doping".
Peccato che altre volte ho sentito dichiarazioni del genere poi smentite dai fatti, spero non sia questo il caso.
Al terzo posto il discusso Valverde, il quale non si capisce perchè ancora non abbiano esteso la squalifica in tutto il mondo... pensate che da pochi giorni Ballan è stato sospeso dalla sua squadra in modo cautelare solo perchè stanno facendo delle indagini su di lui.

[SM=x478685]

MarcoPantani
00lunedì 3 maggio 2010 14:00
Ogni anno prima del Giro d'Italia fermano qualche corridore per doping... con 12 mesi all'anno disponibili chissà perchè a maggio.
Mi chiedevo che cosa venisse fuori quest'anno e ho trovato questa notizia che conferma le mie ipotesi:

Invece che avvicinarsi, per qualche corridore il Giro potrebbe allontanarsi. Ci sono una mezza dozzina di ciclisti che l'aereo per Amsterdam potrebbero non prenderlo. Già da alcuni giorni le voci sono diventate sempre più insistenti e Pat McQuaid, presidente dell'Uci, alla partenza della quarta tappa del Giro di Romandia (sabato da Vevey) ha dato una parziale conferma: «Tra lunedì e martedì credo che qualcosa vi diremo. Non so i nomi, ma potrebbe esserci qualche corridore non i regola con il passaporto biologico». Entro oggi RCS Sport, settore organizzativo della gazzetta, dovrà sciogliere le riserve su squadre e corridori. I sospettai sono almeno 5, forse 8. Dall'identikit si deduce che ci dovrebbero essere un russo, due spagnoli, uno sloveno e, probabilmente, anche due italiani. Uno di questi non ha in programma di correre il Giro. L'altro sì, e con ambizione: in questo caso, i valori contestati si riferirebbero al Tour 2009.

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Appena ho letto un corridore italiani con ambizioni per il Giro ho subito pensato a Pellizotti, che tra l'altro il Tour 2009 lo ha corso conquistando la maglia di miglior scalatore... negli ultimi anni le sue prestazioni mi puzzavano un po', vedremo se c'avrò preso anche stavolta.

MarcoPantani
00lunedì 3 maggio 2010 19:40
C'ho preso! Era proprio Pellizotti!
Tempo fa ad un mio amico avevo fatto dei pronostici per il Giro: Evans vincitore, Basso sul podio e Pellizotti trovato positivo.

La mia sensazione è che parecchi corridori facciano uso di sostanze dopanti, ma un uso abbastanza "standard", alcuni di loro però provano a strafare ed allora diventano anche più facili da inchiodare (altri esempi Landis, Sella, Riccò, Basso, Vinokourov, Kohl, Schumacher ecc...).
Diciamo che mi sto specializzando nel capire chi fa exploit abbastanza improbabili e ne sto azzeccando tanti.

Pellizotti sin da giovane è stato un buon corridore ma 3 settimane non le ha mai rette, era uno da primi 10 in classifica ma non da podio... negli ultimi 2 anni invece sembrava un altro, lo vedevi in salita con il viso rilassato e ha offerto prestazioni eccezionali prima inimmaginabili.
Fantomarco
00lunedì 3 maggio 2010 21:52
Chi sarà il prossimo?
[SM=x478730]
MarcoPantani
00giovedì 6 maggio 2010 00:14
Per quanto riguarda Pellizotti, lui è stato fermato per dei valori strani in un controllo fatto prima del Tour 2009!!! Ma vi rendete conto??? Dopo 10 mesi pochi giorni prima del Giro d'Italia, suo grande obiettivo, vengono fuori con questa storia?
Non è la prima volta che succede qualcosa del genere ed infatti qualche post fa ironizzavo, però il comportamento degli organi antidoping non è molto chiaro. Ricordo che circa un mese fa Ballan è stato fermato proprio prima della Parigi-Roubaix, uno dei suoi grandi obiettivi, per un'inchiesta a Mantova che coinvolge anche la Lampre (lui nel 2009 correva con loro)... ancora non è chiaro di cosa sia esattamente accusato.
Ho una sgradevole sensazione che si voglia colpire il ciclismo italiano, è vero che ogni tanto fermano anche corridori di altre nazionalità ma solitamente "pesci piccoli", mentre gli italiani li fermano con il primo pretesto.
Per quanto riguarda Rebellin, squalificato alle Olimpiadi dopo aver preso la medaglia d'argento, dopo quasi 2 anni non ho ancora sentito notizie sulle controanalisi che aveva chiesto, forse le hanno fatte ma non ufficializzate, non so.

E tutto questo succede mentre Valverde continua a correre ovunque tranne in Italia e a vincere (l'ultima volta la settimana scorsa in Romandia). Chissà poi perchè gli spagnoli vincono così tanto... mah!
La lotta al doping va fatta in ugual modo in tutto il mondo e in tutti gli sport altrimenti finisce per falsare i risultati ancora di più rispetto al doping stesso.

Mancano 2 giorni all'inizio del Giro, spero che in quelle 3 settimane si possa parlare solo di sport.

Intanto anche Freire deve rinunciare alla sua prima partecipazione al Giro d'Italia a causa di una sinusite (nei giorni scorsi si pensava ad allergia).
Prima dell'inizio metterò il lotto dei favoriti e gli outsider e le tappe più interessanti di questa edizione.

MarcoPantani
00giovedì 6 maggio 2010 20:50
Eccoci arrivati alla vigilia del Giro d’Italia 2010.

Iniziando dal percorso l’elemento che più mi colpisce è che non ci sono cronometro lunghe in grado di fare una grossa differenza, per cui gli scalatori possono rallegrarsi. Oltretutto delle 3 cronometro individuali una è completamente in salita (Plan de Corones, 12,9 km, dove penso di andare). Le altre sono la prima tappa ad Amsterdam (8,4 km) e l’ultima a Verona (15 km) con conclusione all’arena dopo aver affrontato a metà del percorso la salita delle Torricelle. Alle cronometro individuali va aggiunta la cronometro a squadre (4a tappa) che è di 33 km tutta dritta e in leggera salita… sarà fondamentale avere una squadra all’altezza.
Come ho scritto sopra si parte dall’Olanda, Amsterdam è una città dove ci sono circa mezzo milione di biciclette su 750.000 abitanti e tantissimi km di piste ciclabili. Ricordo che anche nel 2002 si partì dall’Olanda, precisamente da Groeningen e fu una festa incredibile, tantissima gente sulle strade ad onorare la corsa.
Dopo le 3 tappe in Olanda il giorno di riposo servirà per volare in Italia e precisamente in Piemonte per la cronosquadre.
Oltre alle crono già citate ed alle tappe di montagna di cui parlerò dopo, c’è una tappa che penso possa rivelarsi molto insidiosa, mi riferisco alla 7a da Carrara a Montalcino di 222 km (sabato 15 maggio). Ciò che la rende imprevedibile è la presenza negli ultimi 30 km di una ventina di km di cosiddette “strade bianche” ovvero strade sterrate. Mettendo insieme queste e le salite potrebbero venire fuori delle sorprese, attenzione alle forature.
Il giorno dopo, 8a tappa, i corridori affronteranno il primo arrivo in salita sul Terminillo, salita lunga 16 km con pendenza media del 7,3% dove avremo una bella scrematura della classifica. Di solito nel primo arrivo in salita si dice che non si capirà chi vincerà il Giro ma si capirà chi sicuramente non potrà farcela. Nel 2003 (ultimo Giro di Pantani) mi ricordo che ci fu parecchia selezione ed all’arrivo arrivarono Garzelli e Simoni da soli, con il primo che si aggiudicò la tappa.
La seconda settimana sarà interlocutoria anche se c’è sempre terreno movimentato, spicca tra queste la tappa più lunga (262 km) che si concluderà a L’Aquila in omaggio ai terremotati. Il percorso è tutto un saliscendi ma si presta più che altro a fughe da lontano di uomini considerati “non pericolosi”… se arrivassero i big la tappa se la giocherebbero nell’ultimo km che è tutto in salita.
Sabato 22 maggio c’è la 14a tappa che presenta il Monte Grappa a 40 km dall’arrivo, poi discesa e pianura… non dovrebbe fare scossoni.
Il giorno successivo (15a tappa) invece c’è invece il durissimo Monte Zoncolan, 10 km con pendenza media del 12% e punte fino al 22%… si preannuncia come una delle tappe più spettacolari… da scalatori puri.
Dopo un giorno di riposo comincia la “terribile” ultima settimana, martedì 25 maggio c’è la cronoscalata di Plan de Corones già affrontata nel 2008: 12,9 km con pendenza media dell 8,4% con punte al 24% e ultimi 5 km su strada sterrata. Si preannuncia un grandissimo spettacolo sia di corsa che di pubblico.
Mercoledì 26 c’è un arrivo in salita ma non durissimo e giovedì è l’ultima tappa per prendere fiato perché poi arriva la 19a tappa dove si affronterà il Mortirolo (12 km con pendenze superiori al 10%) e dopo una discesa si salirà fino all’Aprica… strade che hanno fatto conoscere l’allora semisconosciuto Pantani al grande pubblico nel 1994 quando staccò tutti incluso Indurain.
Ma non finisce qui perché il giorno dopo, sabato 29 maggio c’è ancora una tappa durissima, in cui si salirà più volte sopra i 2000 metri di altitudine, penultima salita Passo Gavia (2618 m.s.l.m – cima Coppi ovvero punto più alto del Giro) e dopo la discesa si salirà sul Tonale concludendo la tappa a Ponte di Legno… dopo 3 settimane di corsa e dopo la tappa del giorno prima io credo che si potrebbe vedere qui qualche bella “cotta” e il nome del vincitore ormai dovrebbe essere chiaro… a meno che non ci siano pochi secondi di differenza (dubito) ed allora la cronometro di Verona potrebbe risultare decisiva.

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Parlando dei corridori il favorito sembra l’australiano Cadel Evans, che al Giro venne solo una volta tanti anni fa (2002) e a sorpresa si trovò in maglia rosa quando mancava solo un tappone ed una cronometro… ma sull’ultima salita ebbe una cotta spaventosa e perse addirittura 17 minuti mentre Savoldelli volava verso il suo primo trionfo nella corsa rosa.
Di tempo ne è passato ed Evans è molto maturato, più esperto, ha fatto due secondi posti al Tour ed altri piazzamenti, dopo tante situazioni sfortunate si è riscattato vincendo il mondiale e potrebbe essere il primo a rivincere il Giro d’Italia con la maglia iridata addosso dopo Saronni nel 1983.
Per quanto riguarda gli avversari i principali dovrebbero essere Basso, che però non pare ancora in gran forma e almeno all’inizio dovrà limitare i danni, poi è molto temibile lo spagnolo Sastre… un gradino più in basso metterei Vinokourov e Wiggins (4° al Tour 2009).
Nibali sostituirà Pellizotti ma bisogna vedere se ha la forma giusta visto che non era in programma, comunque è da tenere d’occhio così come Scarponi che ha fatto un ottimo inizio di stagione ma personalmente non credo sarà in grado di tenere per 3 settimane. E anche lo scalatore Pozzovivo penso si farà vedere anche se non lo vedo da podio.
Cunego in teoria non dovrebbe correre per la classifica ma cercare i successi di tappa (ma non si sa mai), così come Garzelli e Simoni che con il Giro conclude la sua gloriosa carriera. Attenzione anche a Karpets e Gerdemann.
Poi chissà, ogni anno qualche nome nuovo spunta, sarà un peccato non vedere Riccò che con un percorso così avrebbe fatto faville, in fondo la squalifica se l’è fatta e il dubbio che ci ricaschi ancora è fondato con lui come con tanti altri corridori che saranno al via, non vedo perché debba fare un ulteriore anno di “purgatorio”.

Per le volate il più forte dovrebbe essere Greipel, ma se la dovrà vedere principalmente con Petacchi, Farrar e McEwen.
Pozzato proverà a vincere una o più tappe, quella più adatta è proprio quella delle “strade bianche” ma ci sono anche altre occasioni a lui congeniali.

Ancora poco e si comincia.

Fantomarco
00giovedì 6 maggio 2010 21:23
Re:
MarcoPantani, 06/05/2010 0.14:


Ho una sgradevole sensazione che si voglia colpire il ciclismo italiano, è vero che ogni tanto fermano anche corridori di altre nazionalità ma solitamente "pesci piccoli", mentre gli italiani li fermano con il primo pretesto.


Questa cosa l'avevo notata anch'io.
Per quale motivo gli italiani sarebbero quelli maggiormente presi di mira? Forse perchè sono i più facili da scoprire rispetto agli stranieri? O c'è qualche altro motivo?
[SM=x478654]
MarcoPantani
00sabato 8 maggio 2010 11:34
Alle ore 13.55 di oggi parte ufficialmente il Giro d'Italia 2010 con il tedesco Matthias Russ.
Oggi c'è una cronometro di 8,4 km ad Amsterdam con partenza dalla Piazza dei Musei ed arrivo allo Stadio Olimpico.
Il percorso è completamente pianeggiante ma infarcito di curve per cui chi punta a vincere deve studiarsi bene il percorso.
I favoriti per oggi sono Wiggins (Gbr), Millar (Gbr) e Vinokourov (Kaz), ma attenzione a Greipel (Ger) ed al nostro Pinotti.
In una corsa così corta poi le sorprese sono sempre possibili, anche perchè durante le ore di corsa le condizioni possono mutare e favorire taluni rispetto agli altri.

Tra quelli che si giocheranno il Giro, con condizioni normali non dovrebbero esserci distacchi superiori ai 30-35 secondi.

MarcoPantani
00sabato 8 maggio 2010 18:57
1a tappa:

Ordine d'arrivo e classifica generale:

1. Wiggins
2. Bookwalter a 2
3. Evans a 2
4. Vinokourov a 5
5. Henderson a 5
6. Porte a 5
7. Millar a 6
8. Larsson a 7
9. Van Emden a 9
10. Pinotti a 9
11. Nibali a 10
...
30. Garzelli a 20
33. Scarponi a 21
35. Karpets a 22
37. Basso a 23
42. Sastre a 25
144. Cunego a 52

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Bradley Wiggins non ha tradito il pronostico ed ha conquistato la prima tappa e la prima maglia rosa di questa edizione.
La sorpresa della giornata è stato Bookwalter (2°), che pure io che seguo abbastanza questo sport confesso di non aver mai sentito, se ne può rallegrare Evans essendo compagni di squadra. L'australiano può essere molto soddisfatto anche della sua prova, 3° a 2" da Wiggins, mentre poco dietro sono arrivati gli altri favoriti di giornata: Vinokourov 4° a 5" e Millar 7° a 6".
Pinotti, partito oltre un'ora prima degli altri favoriti, è stato sfortunato trovando un po' di pioggia, chissà che cosa avrebbe potuto fare se si pensa che nonostante tutto è arrivato a soli 9", peccato!
Nibali è stato ottimo nella prima metà della prova, quella piena di curve (lui guida benissimo la bici), nella seconda parte ha perso qualcosa ottenendo comunque un buon risultato (11° a 10").
Dei "grandi" Basso e Sastre hanno perso qualche secondo in più ma comunque è una prova in linea alle aspettative.
Ha perso parecchio Cunego, dando conferma all'impressione che non intenda stressarsi curando la classifica ma piuttosto puntare alle vittorie di giornata.

La tappa di domani è quasi completamente piatta, ci sono un paio di "cavalcavia" giusto per assegnare la prima maglia di miglior scalatore ma niente di serio. Non credo che i velocisti lasceranno spazio alle fughe, alcuni di loro possono aspirare alla conquista della maglia rosa grazie agli abbuoni (20" al 1°, 12" al 2° e 8" al 3°, oltre a quelli nello sprint intermedio)... quelli che hanno questo obiettivo alla portata sono Henderson (+ 5") e Greipel (+18"), mentre Petacchi ha già 27" di distacco.
Oltre agli sprinter citati è molto temibile anche Farrar e poi c'è il solito McEwen anche se ultimamente si sente poco.
Da fare attenzione anche al vento, ma questo sarà un problema soprattutto nella 3a tappa che si svolgerà dopodomani.




MarcoPantani
00domenica 9 maggio 2010 19:06
2a tappa:

Anche una tappa apparentemente innocua come quella di oggi può regalare tante sorprese, lo dimostra quello che è successo oggi soprattutto nella fase finale della corsa. Cunego ha avuto un problema meccanico ad una ventina di km dal traguardo e stava recuperando sfruttando le scie delle ammiraglie (l’organizzazione chiude un occhio quando qualcuno resta attardato per sfortuna) ma a circa 7-8 km dalla fine c’è stata una maxicaduta che ha coinvolto tantissimi corridori e che ha costretto chi era dietro (anche Cunego) a fermarsi avendo la sede stradale occupata (nelle tappe non di montagna quando le cadute succedono negli ultimi 3 km il tempo viene neutralizzato).
Molto dolorante era il campione italiano Filippo Pozzato, le cui condizioni devono essere valutate. Tra i ritardatari anche la maglia rosa Wiggins, la sorpresa di ieri Bookwalter e lo spagnolo Sastre. Davanti sono rimasti una sessantina tra cui Evans, Vinokourov, Basso e Nibali.
Nella volata, mentre un corridore (dovrebbe essere Sutton) ha provato la carta a sorpresa anticipando tutti, Petacchi all’ultima curva ha perso la ruota di Farrar ed è rimasto tagliato fuori, la vittoria va proprio a Farrar davanti a Goss, il buon Sabatini e poi quelli che ritenevo i due favoriti e cioè Greipel e Petacchi.
Il gruppo di Wiggins è arrivato con oltre mezzo minuto di ritardo, per cui la maglia rosa è stata conquistata da Cadel Evans, ma coi 20” di abbuono Farrar si è portato ad un secondo dalla vetta e domani c’è un’altra tappa totalmente pianeggiante ma in zone dove soffia sempre vento e questo potrebbe rendere la corsa di difficile gestione, non mi stupirei di vedere arrivare diversi gruppetti staccati tra di loro di diversi secondi.

Ordine d’arrivo:

1. Farrar
2. Goss s.t.
3. Sabatini s.t.
4. Greipel s.t.
5. Petacchi s.t.

Evans, Scarponi, Nibali, Vinokourov, Basso, Garzelli e Karpets a 3”
Wiggins, Sastre e Cunego a 37”

Classifica generale:

1. Evans
2. Farrar a 1”
3. Vinokourov a 3”
4. Porte a 3”
5. Millar a 4”
6. Van Emden a 7”
7. Nibali a 8”
8. Stamsnijder a 9”
9. Sieberg a 10”
10. Goss a 13”

14. Garzelli a 18”
16. Scarponi a 19”
18. Karpets a 20”
20. Basso a 21”
37. Wiggins a 32”
74. Sastre a 57”
123. Cunego a 1'24”

MarcoPantani
00lunedì 10 maggio 2010 22:27
3a tappa:

Certe volte guardando il profilo altimetrico alcune tappe possono sembrare insignificanti e invece le insidie possono essere molteplici.
La tappa di oggi l’avevo preannunciata come insidiosa a causa del vento che spira sempre forte nelle zone percorse ed è proprio successo quello che mi aspettavo, anche di più.
La prima metà della tappa è stata caratterizzata da una fuga di 3 corridori ripresi molto presto, a 90 km dal traguardo. Questo è stato dovuto all’andatura forte del gruppo, alcune squadre tipo l’Astana hanno voluto forzare nella zona delle dighe per mettere in difficoltà i corridori avversari, tra le prime vittime lo scalatore Pozzovivo, è rimasto attardato anche Cunego che però è riuscito a rientrare, mentre Petacchi a causa di una foratura non è più riuscito a ricucire sul gruppo. Tra le altre “vittime” Simoni e Bruseghin. E’ andata ancora peggio a Vandevelde, che caduto a 35 km dalla fine è stato costretto al ritiro.
A 15 km dalla fine un’altra caduta, coinvolta anche la maglia rosa Evans e la ex maglia rosa Wiggins che si è rialzato subito molto dolorante alla spalla e non è ripartito subito (brutto segno). Purtroppo per lui la giornata ha ripercussioni molto negative, infatti ha concluso la corsa a 4 minuti dai primi e le sue condizioni sono da valutare.
Nel frattempo Evans, rimasto senza compagni di squadra, è riuscito a riportarsi sul secondo gruppetto, dove si trovavano anche Cunego e Sastre ma non ha trovato grande collaborazione eccetto da un compagno di Sastre. Nel primo gruppo si trovavano tra gli altri Vinokourov, Basso e Nibali.
Allo sprint per la vittoria di tappa sono arrivati solo 26 corridori, Goss si è preparato a lanciare la volata per Greipel ma Weylandt all'ultima curva è uscito con un'ottima traiettoria, Greipel invece non è parso brillante e ha perso metri su metri nonostante l'ottimo lavoro della sua squadra... e ha vinto proprio Weylandt davanti a Brown e Forster.
Evans ha dovuto tirare negli ultimi chilometri quasi da solo ed il distacco è lievitato, alla fine i secondi di ritardo del suo gruppo sono 46!!!
La maglia rosa ha cambiato ancora padrone, ora il titolare è Vinokourov e già qualcuno dei favoriti accusa un distacco importante... così si è chiusa la 3 giorni di gare olandesi davvero ricca di colpi di scena, domani c'è la prima giornata di riposo che servirà a riprendersi dopo il trasferimento di oggi in Italia (se il vulcano non fa scherzi dovrebbe avvenire via aereo).
Mercoledì ci sarà la quarta tappa, è una cronometro a squadre di 33 km quasi completamente rettilinei e in leggerissima salita (200 metri di dislivello in 33 km).
Tra le squadre favorite vedo l'Astana, la Garmin (ma ha perso Vandevelde), la Sky (ma dipende dalle condizioni di Wiggins), la Columbia, la Saxo Bank e la Liquigas. Dopo la debacle di oggi desta preoccupazione la squadra di Evans (Bmc).

Ordine d'arrivo:

1. Weylandt
2. Brown s.t.
3. Forster s.t.
4. Hondo s.t.
5. Blyth s.t.
6. Greipel s.t.
7. Gerdemann s.t.
8. Nibali s.t.
9. Rohregger s.t.
10. Vinokourov s.t.
...
Garzelli, Basso, Scarponi, Karpets s.t.
Evans, Cunego e Sastre a 46"
Wiggins a 3'59"

Classifica generale:

1. Vinokourov
2. Porte s.t.
3. Millar a 1"
4. Nibali a 5"
5. Sieberg a 7"
6. Goss a 10"
7. Greipel a 10"
8. Gerdemann a 12"
9. Garzelli a 15"
10. Weening a 16"
11. Scarponi a 16"
12. Karpets a 17"
...
14. Basso a 18"
24. Evans a 43"
43. Sastre a 1'40"
50. Cunego a 2'07"
55. Wiggins a 4'28"

Fantomarco
00lunedì 10 maggio 2010 23:01
Re: 3a tappa:
MarcoPantani, 10/05/2010 22.27:


Classifica generale:

1. Vinokourov


Dopo aver vinto il giro del Trentino, la Liegi-Baston-Liegi e non so cos'altro, adesso Vinokourov è pure in maglia rosa...

Gli hanno fatto l'antidoping? [SM=g27829]
MarcoPantani
00martedì 11 maggio 2010 22:07
Primo giorno di riposo

Queste tappe olandesi anche senza salite hanno già dato alcune indicazioni.

Evans ha un grosso problema che si chiama "squadra", se ieri la sua BMC è scomparsa in una tappa pianeggiante non oso pensare che cosa succederà in salita e nella cronometro a squadre di domani, anche se nel prologo il suo compagno Bookwalter è andato bene.
La Liquigas ha corso alla perfezione dando la possibilità a Basso e Nibali di non incorrere in problemi ed avvantaggiarsi su alcuni avversari.
Vinokourov è in grande forma, per lui l'incognita può essere la terza settimana che è durissima.
Sastre dovrebbe crescere nella terza settimana ma se continua così rischia di arrivarci già con un bel distacco.
Garzelli e Scarponi zitti zitti stanno correndo con attenzione e sono a pochi secondi dalla vetta, chissà se riusciranno a fare classifica fino alla fine.
Cunego diceva che puntava a vincere una o più tappe, però quando si è trovato indietro ha cercato di recuperare, quindi credo che un'occhio alla classifica provi a darlo almeno fino al primo arrivo in salita che chiarirà un po' di cose... però ha già beccato oltre 2 minuti! Se per caso si dimostrasse competitivo nel proseguimento del Giro allora potrà mangiarsi le mani per la trasferta olandese.
Wiggins dopo i 4 minuti persi credo sia tagliato fuori per la vittoria.


Un po' di quote SNAI per la cronometro a squadre di domani:

GARMIN 2,75: senza Vandevelde mi sembra una quota troppo bassa
SKY 4,00: dipende dalle condizioni di Wiggins dopo le cadute
ASTANA 5,50: è la squadra di Vinokourov e per ora sembra molto in palla
COLUMBIA 6,00: squadra che nelle tappe olandesi è parsa in forma e c'ha un'ottima locomotiva come Pinotti
LIQUIGAS 12,00: è la squadra di Basso e Nibali, per me potrebbe andare molto bene, crono da primissime posizioni
SAXO BANK 12,00: questa potrebbe essere una buona scommessa, per me potrebbero giocarsi la vittoria e Porte potrebbe conquistare la maglia rosa
...
BMC 25,00: la squadra di Evans dovrà cercare di limitare i danni
CERVELO 25,00: anche per Sastre sarà una giornata in difesa

Quote alte per la LAMPRE di Cunego (66), la ANDRONI di Scarponi (66) e la ACQUA e SAPONE di Garzelli (200).


MarcoPantani
00giovedì 13 maggio 2010 00:01
4a tappa:

Tappa di oggi caratterizzata da continui cambiamenti di tempo, pioggia che andava e veniva.
Mi aspettavo una bella gara da parte della Liquigas di Basso e Nibali ma la prestazione è stata addirittura straordinaria e si sono così aggiudicati la cronometro a squadre. Rispetto alle altre squadre che già all’intermedio avevano perso per strada alcuni pezzi (ricordo che il tempo della squadra si conta sul quinto corridore che taglia la linea del traguardo) la Liquigas invece era ancora pressoché al completo e così nonostante a quel punto fosse in ritardo di 30” nel finale ha avuto più uomini con cui spingere e ha recuperato con gli interessi.
All’intermedio la squadra migliore era la Sky di Wiggins (parso recuperato), poi ha chiuso seconda. Evans ha pagato ancora una volta per il basso livello della sua squadra, per lui un ritardo di 1’21” dalla Liquigas. La Cervelo di Sastre ha fatto una buona prova arrivando a 38”, stesso identico tempo dell’Astana di Vinokourov che nel finale si è disunita con il 5° corridore che non riusciva neanche a rimanere a ruota dei compagni.
Distacchi più pesanti per la Lampre di Cunego, la Androni di Scarponi e l’Acqua & Sapone di Garzelli.

La classifica cambia ancora padrone per il quarto giorno consecutivo e guarda caso dopo 3 tappe all’estero dominate da stranieri, arrivati in Italia vince una squadra italiana e prende la maglia rosa un italiano, il messinese Vincenzo Nibali che se Pellizotti non fosse stato fermato prima del Giro non sarebbe neanche partito. Basso è a soli 13” mentre i loro avversari più pericolosi hanno già dei distacchi interessanti… la giornata di oggi mi ha dato tanta gioia.



Domani c’è la quinta tappa che arriva a Novi Ligure, ci sono un paio di salite ma lontane dal traguardo e niente di che, è molto probabile che arrivi il gruppo compatto a giocarsi lo sprint.

Ordine d’arrivo:

1. LIQUIGAS (Basso, Nibali)
2. SKY (Wiggins) a 13”
3. COLUMBIA a 21”
4. KATUSHA (Karpets) a 27”
5. ASTANA (Vinokourov) a 38”
6. CERVELO (Sastre) a 38”
7. OMEGA a 46”
8. GARMIN a 49”
9. SAXO BANK a 50”
10. MILRAM a 57”

12. BMC (Evans) a 1'21”
13. LAMPRE (Cunego) a 1'43”
19. ANDRONI (Scarponi) a 2'24”
21. ACQUA & SAPONE (Garzelli) a 2'39”

Classifica generale:

1. Nibali
2. Basso a 13”
3. Agnoli a 20”
4. Goss a 26”
5. Greipel a 26”
6. Vinokourov a 33”
7. Karpets a 39”
8. Porte a 45”
9. Millar a 45”
10. Tiralongo a 59”

27. Evans a 1'59”
32. Sastre a 2'13”
38. Scarponi a 2'35”
41. Garzelli a 2'49”
44. Cunego a 3'45”
50. Wiggins a 4'36”

MarcoPantani
00giovedì 13 maggio 2010 19:42
5a tappa:

La tappa di oggi doveva essere dedicata ai velocisti ma le loro squadre, come ogni tanto succede, hanno sbagliato i calcoli, o meglio i 3 fuggitivi (inizialmente in 4) hanno dosato bene le energie in modo da avere ancora forze negli ultimi chilometri. A loro vantaggio inoltre c’è stato il vento favorevole negli ultimi km… e così nell’incertezza fino all’ultimo Pineau, Fouchard e Arashiro si sono giocati la tappa arrivando con una manciata di secondi di vantaggio. Tra i tre mi sarebbe piaciuto vedere vincere il giapponese, invece ad arrivare a braccia alzate è stato Pineau, il più esperto di loro. Chapeau! Il gruppo è arrivato a 4”.
In classifica non è cambiato praticamente niente, per la prima volta in questa edizione la maglia rosa non cambia subito padrone.
Nella tappa di domani si affronteranno le prime salite un po’ più lunghe anche se non particolarmente dure; ad ogni modo queste potrebbero tagliare fuori i velocisti meno resistenti e non escluderei nemmeno la possibilità della riuscita di una fuga di uomini lontani in classifica, insomma il pronostico è aperto. I big cercheranno soltanto di stare attenti, torneranno nel vivo della corsa nelle due tappe di questo weekend.



Ordine d’arrivo:

1. Pineau
2. Fouchard s.t.
3. Arashiro s.t.
4. Farrar a 4”
5. Henderson a 4”
6. Petacchi a 4”
7. Brown a 4”
8. Greipel a 4”

tutti i big a 4”

Classifica generale invariata

MarcoPantani
00venerdì 14 maggio 2010 18:52
6a tappa:

Dicevo ieri di una tappa aperta a più soluzioni e forse proprio quest’incertezza è stata l’arma vincente per i due corridori che si sono avviati in fuga dopo una quarantina di km: l’australiano Lloyd e lo svizzero Bertogliati. Con i due attaccanti con oltre 10 minuti di ritardo in classifica per la Liquigas l’unico interesse era di non fargli guadagnare eccessivamente, mentre le squadre dei velocisti con quelle salite nel finale non si sono fidate a tirare. Alcuni corridori hanno provato nei km finali ad uscire dal gruppo andando a caccia della coppia di testa ma il vantaggio era troppo consistente… pure Petacchi in una discesa a sorpresa si è avvantaggiato sul gruppo di una ventina di secondi, la sua idea era di prendere l’ultima salitella – breve ma ripida – con un po’ di margine in modo da scollinare coi migliori, poi però la cosa non gli è riuscita e comunque sarebbe stata utile solo per disputarsi la volata per il terzo posto. Nel km finale della salitella a 10 km dal traguardo Lloyd ha mostrato di averne di più del compagno di avventura e lo ha staccato nettamente, già in cima aveva guadagnato 30” e in discesa il margine è aumentato… per il secondo giorno consecutiva la fuga da lontano ha avuto un esito positivo, per il 3° posto la volata se l’è aggiudicata a braccia alzate il tedesco Hondo (probabilmente non sapeva che c’erano ancora 2 davanti), tutti i migliori sono arrivati insieme e per quanto possibile si sono risparmiati in vista delle prossime 2 tappe insidiose.

Domani c’è una tappa che mi stuzzica, il finale è pieno di saliscendi ma ciò che la rende ancora più insidiosa sono le cosiddette “strade bianche”, ovvero tratti di strade sterrate. Ovviamente spero che l’elemento decisivo non siano le forature, ma correre su strade non asfaltate sicuramente rende lo sforzo maggiore quindi attenzione!
Secondo me i big fino ad un certo punto si marcheranno abbastanza ma poi negli ultimissimi km (ultimo Gpm a 4 km dal traguardo) chi si sentirà in grado di guadagnare secondi nei confronti degli avversari ci proverà. Non penso invece che proveranno azioni a lunga gittata perché domenica c’è la tappa del Terminillo, il primo vero arrivo in salita.
Tra gli uomini che puntano in particolar modo a vincere domani si sa che c’è il campiona italiano Filippo Pozzato, che con il 5° posto di oggi è parso in ripresa dopo la caduta di qualche giorno fa; lui in classifica non è vicino e questo gli dà qualche possibilità in più, però tutti quelli interessati alla vittoria parziale lo marcheranno stretto.
E sarebbe ora che un italiano vincesse una tappa, ok che la Liquigas ha vinto la cronosquadre però nelle tappe in linea per ora gli italiani ci hanno provato anche poco.

Ordine d’arrivo:

1. Lloyd
2. Bertogliati a 1'06”
3. Hondo a 1'15”
4. Belletti a 1'15”
5. Pozzato a 1'15”
6. Bonnet a 1'15”
7. Modolo a 1'15”
8. Kiryienka a 1'15”
9. Efimkin a 1'15”
10. Cooke a 1'15”

tutti i big a 1’15”

Classifica generale:

1. Nibali
2. Basso a 13”
3. Agnoli a 20”
4. Vinokourov a 33”
5. Karpets a 39”
6. Porte a 45”
7. Millar a 45”
8. Cooke a 1'03”
9. Gerdemann a 1'04”
10. Didier a 1'13”

16. Evans a 1'59”
20. Sastre a 2'13”
21. Scarponi a 2'35”
23. Garzelli a 2'49”
26. Cunego a 3'45”
31. Wiggins a 4'36”
MarcoPantani
00sabato 15 maggio 2010 19:07
7a tappa:

Ero molto curioso di vedere la tappa di oggi con le strade sterrate (sia salite che discese), le condizioni del meteo hanno reso ancora più dura la corsa e le cosiddette “strade bianche” in realtà erano strade marroni di fango, ne è venuta fuori una tappa selettiva come fosse di alta montagna.
E’ difficile riassumere tutto quello che è successo, riporto solo i momenti chiave.
Le prime 2 ore sono state affrontate ai 50 km/h, poi è nata la fuga di giornata con Flens e Sorensen, arrivano a oltre 9’ di vantaggio ma poi dietro c’è un deciso inseguimento e vengono ripresi ancora prima dell’inizio dei tratti in sterrato.
A 65 km dall’arrivo Sastre è rimasto attardato in un secondo gruppetto e il distacco aumenta fino a quasi 1’.
Ai meno 35 km è successo l’episodio chiave della corsa: in discesa Scarponi è caduto in testa al gruppo coinvolgendo i primi tre in classifica: Nibali, Basso e Agnoli. Basso è ripartito subito, Nibali invece ha la bici danneggiata e la sua ammiraglia era dietro al gruppo di Sastre, il compagno Agnoli gli ha offerto la sua bici ma hanno una corporatura diversa e Nibali è stato costretto ad attendere la sua ammiraglia con la bici di ricambio… anche Scarponi ha dovuto cambiare la bici. Purtroppo questo inconveniente ha fatto perdere alla maglia rosa circa 1’20”… i compagni lo hanno atteso, solo uno è rimasto con Basso. In testa alla corsa intanto per un attimo sono stati titubanti se aspettare la maglia rosa ma poi hanno deciso di proseguire dritto anche perché mancava poco ai tratti in sterrato. Dopo qualche km Basso, vedendosi impossibilitato a rientrare sui primi, ha deciso di aspettare il gruppo di Nibali per fare l’inseguimento insieme.
Nei tratti sterrati poi chi ha visto la corsa avrà pensato di rivivere i tempi eroici del ciclismo, facce ricoperte di fango, difficoltà nel tenere la bici in discesa, ingredienti che, a parte la Parigi-Roubaix, raramente si vedono nel ciclismo moderno.
Tornando alla corsa davanti l’impressione migliore la davano Evans (ex mountain biker) e Vinokourov, buona prova anche degli italiani Cunego, Garzelli e Pinotti mentre Scarponi, che era più o meno all’altezza di Nibali e Basso, sull’ultima salita infangata ha fatto una bella rimonta, recuperando diversi secondi sui primi e staccando i Liquigas.
Nel finale Vinokourov ha provato un paio di allunghi con Evans sempre pronto, all’ultimo km si sono ritrovati in 5 a giocarsi il successo di tappa, Evans ha sbagliato un paio di curve e Cunego si è ritrovato davanti, ma poi l’australiano lo ha risorpassato e dopo l’ultima curva a 300 metri dal traguardo sull’ultima rampa in lastricato Evans ha forzato fino all’ultimo mentre il nostro Damiano pur stando a ruota non è riuscito a superarlo e si è dovuto accontentare del secondo posto.
Nibali e Basso hanno concluso a circa 2’, Sastre è arrivato al traguardo distrutto a oltre 5’ e credo che può dire addio ai sogni di gloria. Wiggins poco davanti ma aveva già molto ritardo, anche lui in classifica è ormai troppo lontano.
Chi gode più di tutti è Vinokourov che ha riconquistato la maglia rosa ma stavolta ha anche un margine superiore a un minuto rispetto agli avversari.
Chi piange, oltre a Sastre, è la Liquigas, che fino a stamattina aveva una situazione ideale ed invece ora si trova di nuovo a seguire e con ritardi non indifferenti.
Mi fa impressione vedere una classifica con certi distacchi e pensare che ancora non è stata affrontata nessuna salita di prima categoria. L’attesa non si farà attendere perché proprio domani c’è il primo arrivo in salita sul Terminillo, 16 km con pendenza media del 7,3 % e dopo le fatiche di oggi lo si affronterà con qualche energia in meno. Domani si capiranno tante cose, si capirà se Vinokourov può essere attaccato e da chi.

Ordine d’arrivo:

1. Evans
2. Cunego a 2”
3. Vinokourov a 2”
4. Pinotti a 6”
5. Arroyo a 12”
6. Garzelli a 27”
7. Gadret a 29”
8. Scarponi a 1'01”
9. Sarmiento a 1'07”
10. Bakelandts a 1'10”

13. Gerdemann a 1'13”
14. Karpets a 1'18”
17. Nibali a 2'00”
18. Basso a 2'05”
34. Wiggins a 4'30”
37. Sastre a 5'20”

Classifica generale:

1. Vinokourov
2. Evans a 1'12”
3. Millar a 1'29”
4. Karpets a 1'30”
5. Nibali a 1'33”
6. Pinotti a 1'40”
7. Gerdemann a 1'50”
8. Basso a 1'51”
9. Rohregger a 1'56”
10. Porte a 2'00”
11. Garzelli a 2'47”
12. Cunego a 3'08”
13. Scarponi a 3'09”
24. Sastre a 7'06”
26. Wiggins a 8'39”

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